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Tutela, conservazione e salvaguardia delle aree costiere

 


- PREMESSA
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LE COSTE
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DEGRADO E INQUINAMENTO COSTIERO
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LA GESTIONE DELLE AREE COSTIERE
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L'AMBIENTE E' PATRIMONIO COMUNE. AMALO E UTILIZZALO CON RISPETTO


PREMESSA
L'ambiente è tutto quello che ci circonda. Un ambiente sano è estremamente importante e indispensabile per la nostra esistenza, per il nostro benessere psico-fisico e per garantirci una buona qualità della vita.

Occorre quindi che ci attiviamo per rispettare gli equilibri ambientali.

La Provincia di Brindisi intende tutelare, salvaguardare, conservare e migliorare le aree costiere del territorio provinciale. A tal fine, avvalendosi di una équipe di persone qualificate che costituiscono il "team progetto coste", ha preso avvio una prima fase di studio e caratterizzazione di tutta la costa, che potrà consentire interventi più razionali di pianificazione e gestione delle aree costiere nonché interventi di tutela e valorizzazione del territorio.

Obiettivo di questo opuscolo è trasmettere concetti base riguardanti gli ambienti costieri affinché vi sia una partecipazione attiva di tutti nel rispetto dell'ambiente.


LE COSTE

Costa

La costa, tratto d'unione tra la terra ed il mare, è estremamente diversificata e caratterizzata da un'ampia varietà di habitat, dove per habitat si intende l'insieme delle condizioni ambientali che caratterizzano un territorio in cui vivono determinate specie di piante e animali.

Si distinguono coste alte rocciose e coste basse che possono essere sia sabbiose che rocciose.

Il mare modifica continuamente la costa, erodendola o accumulandovi materiale. La fascia di costa battuta dalle onde è detta battigia.

Quando l'azione del mare sulla costa è prevalentemente di erosione si ha generalmente una costa a picco (falesia), se invece il fenomeno prevalente è l'accumulo di materiale si ha una costa bassa e sabbiosa.

Nella provincia di Brindisi troviamo i seguenti habitat costieri: spiagge sabbiose, basse scogliere, alte falesie e, particolarmente caratteristiche, dune e zone umide.

Le dune si formano attraverso un processo molto lento che inizia con l'azione del vento il quale trasporta le particelle di sabbia che, una volta depositate, vengono "fissate" dal fitto intreccio delle radici sottili e ramificate di alcune piante erbacee.

Sulle dune consolidate da parecchio tempo o "dune grigie" crescono specie arbustive come il ginepro, il leccio, il lentisco, ecc.

Duna
Duna

Le dune non hanno solo valore paesaggistico per la loro bellezza, ma svolgono anche un'importante funzione di protezione dalle inondazioni e di riparo dalla forza delle onde e dei venti, e rappresentano delle barriere naturali alla salsedine e al trasporto delle sabbie verso l'interno. Di conseguenza sono di notevole beneficio per la coltivazione del territorio retrostante fino a molti chilometri nell'entroterra, e consentono la presenza di habitat particolari all'interno della costa che rappresentano una vera riserva per la biodiversità.

Alla duna è associato un ambiente retrodunale. Consolidato e in parte arricchito di humus rispetto alla duna, è completamente occupato da specie arbustive . In tale spazio, il substrato sabbioso si trasforma in terreno fertile sul quale si insediano le specie tipiche della macchia mediterranea, che in condizioni naturali evolve in "bosco".

Retroduna - Giunco in primo piano
Retroduna - Giunco in primo piano

Spesso gli ambienti retrodunali sono occupati da zone umide (stagni, paludi, lagune, laghetti).Queste sono superfici ricoperte da acqua stagnante o corrente, dolce, salmastra o salata, indispensabili habitat per numerosissime ed importantissime specie vegetali e animali, tra cui gli uccelli. Tra gli elementi della vegetazione più caratteristici di tali aree vi sono le canne e i giunchi.

Leccio
Albero di leccio

 

Zona umida
Esempio di zona umida

Ma prima di continuare nella nostra esposizione vediamo cosa sono gli ecosistemi e la biodiversità a cui si farà riferimento in seguito.

L'ecosistema è l'unità ecologica fondamentale, formata dall'insieme degli organismi vegetali ed animali e dal luogo in cui essi vivono.
Questi elementi sono in relazione tra loro e hanno capacità di autoregolarsi. Tale capacità di autoregolazione diminuisce con l'aumentare dell'inquinamento e degli interventi dell'uomo in genere.

La biodiversità significa esistenza di specie "diverse" di animali e piante. Tale diversità conferisce "resistenza" alle specie viventi rispetto alle avversità ambientali, climatiche, ecc. che altrimenti si estinguerebbero più facilmente.

 


DEGRADO E INQUINAMENTO COSTIERO

Le principali cause di alterazione della fascia costiera sono l'inquinamento ed il degrado del territorio.

Disegno che rappresenta l'inquinamento delle acque a causa dei detersivi

L'inquinamento può avere origine dall'entroterra o dal mare:
- dall'
entroterra arrivano al mare scarichi di acque civili o industriali, direttamente oppure indirettamente attraverso i canali e il sistema idrico sotterraneo (sistema delle falde). Un'altra fonte di inquinamento è data dal "percolato" (liquido che si origina dai rifiuti) che dalle discariche abusive o mal costruite raggiunge la falda.

Disegno che rappresenta l'inquinamento da catrame in mare

Dal mare invece provengono i rifiuti e gli scarichi delle navi, barche e piattaforme petrolifere. I materiali e le sostanze inquinanti disperse in mare, subiscono un trasporto a riva a causa del moto ondoso, per cui molte nostre spiagge risultano imbrattate di rifiuti, chiazze di catrame, ecc. con grave compromissione non solo dell'estetica ma anche dell'ecologia degli ambienti costieri.

Si verifica "degrado" del territorio costiero quando:

- case, alberghi, ristoranti, industrie e strade vengono realizzati non rispettando un'adeguata pianificazione territoriale;

- la frequentazione del territorio è incontrollata. Si pensi ad esempio alla distruzione delle dune causata dal passaggio di persone e mezzi (moto, biciclette, fuoristrada);

- i rifiuti vengono scaricati abusivamente in aree non adibite a tale uso.
 

 

Disegnoi che rappresenta i rifiuti sulle spiagge

L'intervento antropico indiscriminato inevitabilmente porta alla perdita di ecosistemi e di biodiversità.

Un altro fattore di rischio per l'ecosistema costiero è l'erosione.

L'erosione è il lento processo di disgregazione dei materiali costituenti i terreni, dovuto a diversi fattori: l'azione del vento, dell'acqua meteorica e delle onde del mare.
Gran parte delle diverse forme che la costa assume è il risultato dei processi di erosione che portano all'arretramento della linea di costa fino ad un metro per anno. Nel contempo altre linee di costa vengono "costruite" dai sedimenti trascinati dal mare, tra cui ci sono anche quelli provenienti dal processo di erosione: si ha quindi una dinamica naturale di erosione-trasporto-sedimentazione. Il processo di erosione è agevolato dall'opera dell'uomo in quanto utilizza il territorio in modo sconsiderato, ad esempio prelevando sabbia dalle dune, costruendo sugli argini dei canali naturali edifici e strade, od ostacolando il deflusso delle acque, cui consegue un mancato apporto di sedimenti che alimentano la fascia costiera.

Erosione di tipo falesia. Apani - Brindisi
Erosione di tipo falesia. Apani - Brindisi

Per ostacolare questo fenomeno di erosione di origine antropica sono necessari diversi interventi che, come condizione indispensabile, devono basarsi sulla comprensione e sul rispetto del territorio, quali:

- non consentire il passaggio di veicoli a motore sulle spiagge e sulle dune: non sono delle piste!

- effettuare la pulizia e manutenzione idraulica dei canali che defluiscono a mare per consentire l'apporto di sedimenti (che altrimenti vengono intrappolati dalla vegetazione che ostruisce i canali);

- costruire strade ed opere varie in modo da non impedire la continuità del deflusso delle acque;

- aumentare la presenza di specie vegetali per la difesa del suolo: le radici della vegetazione consolidano il terreno e ostacolano il dilavamento, il ruscellamento e l'erosione diffusa.

 


LA GESTIONE DELLE AREE COSTIERE

Per contenere i processi di degrado del territorio, occorre applicare i criteri dello "sviluppo sostenibile" che consiste in un utilizzo razionale delle risorse naturali nel rispetto degli ecosistemi e garantendo, nello stesso tempo,una buona qualità della vita per tutti.

Per realizzare tutto questo è necessaria una "pianificazione territoriale ecologica," anche essa come lo sviluppo sostenibile deve tener conto degli ecosistemi e delle relazioni esistenti tra loro conciliando le esigenze economiche e la localizzazione di opere di vario genere (strade, industrie, case, ecc. ) con quelle delle risorse naturali del territorio.

Alla pianificazione deve seguire una "gestione integrata del territorio" che garantisca le attività lavorative e in generale l'uso del territorio sull'area costiera, senza disturbare in maniera irragionevole l'equilibrio dei sistemi naturali.
Tenendo conto dei concetti sopra esposti il "progetto coste" della Provincia di Brindisi ha due obiettivi principali:

- caratterizzare le aree della costa brindisina, creando quindi un supporto informativo utile per assicurarne una corretta pianificazione e gestione.

- dare inizio alla realizzazione delle prime opere finalizzate alla tutela e valorizzazione del territorio, tenendo conto della conformazione naturale dei siti.

Esempi di ambienti della costa brindisina che nonostante l'intervento dell'uomo si sono ben conservati. Una buona gestione delle aree costiere può aiutarci a non cancellare questi ambienti dal nostro paesaggio, e anzi può consentirci di riaverli in molti posti che attualmente si presentano in uno stato degradato.

 


L'AMBIENTE E' PATRIMONIO COMUNE. AMALO E UTILIZZALO CON RISPETTO

Le tue informazioni serviranno a realizzare un Osservatorio permanente e un centro di divulgazione ed informazione delle problematiche relative alle aree di interesse ambientale presenti sul territorio provinciale.

Disegno che rappresenta Dio che si complimenta con l'uomo
 
Team Progetto Parchi
PROVINCIA DI BRINDISI
Servizio Ecologia ed Ambiente

 

 

 

 

 

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Responsabile dell’inclusione sociale e
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Dott.ssa Fernanda Prete
Tel. 0831 565 228
email: fernanda.prete@provincia.brindisi.it