Dal volume "Viaggio in Terra di Brindisi" di Angela Marinazzo
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Francavilla - Porta del Carmine - Foto coll. Mogavero-Pennetta
Nel 1364 il casale passò a Filippo II d'Angiò, che lo cinse di mura, in seguito ampliate dal principe di Taranto Raimondello del Balzo Orsini. Da costui passò prima ai Borromeo e poi agli Imperiali, che la tennero finché Ferdinando IV di Borbone la dichiarò città libera, alla fine del XVIII secolo. Fu il figlio di Raimondello, il più noto Giovanni Antonio del Balzo Orsini, che fece costruire nel 1455 una grande torre quadrata (primo nucleo di quello che sarebbe diventato il palazzo Imperiali, a pianta rettangolare, che ha la struttura di un castello fortificato), alla quale il marchese di Oria e feudatario di Francavilla Giovanni Bernardino Bonifacio aggiunse - nel 1536 - altre tre torri. I restauri fatti eseguire dagli Imperiali dal 1701 al 1730 lo trasformarono in splendida residenza; ora è la prestigiosa sede dell'Amministrazione comunale. Su una facciata laterale vi è un grande loggiato barocco con quattro arcate incorniciate da sculture; lungo gli altri lati si aprono monòfore rettangolari. Un ampio portale del 700 dà accesso al cortile dov'è il fonte battesimale del XIV secolo che faceva parte della chiesa angioina distrutta dal terremoto del 1743.
Le porte di Francavilla appartengono a secoli diversi: al XVII quella del Carmine, a tre fòrnici, edificata dagli Imperiali nel 1640 più come arco di trionfo che come porta; al XVIII quelle dei Cappuccini e della Croce (1714). Il borgo ha un aspetto rinascimentale e barocco, con i palazzi Pepe, Bottari, Giannuzzi-Carissimo. Alla metà del XVI secolo risalgono i palazzi Cotogno e Argentina. Il palazzo Bianco, in stile rococò, è della fine del XVII secolo.
La chiesa matrice, o chiesa del Rosario, con imponente cupola rivestita da mattonelle di maiolica, fu ricostruita tra il 1743 e il 1759 là dov'era la chiesa angioina della Madonna della Fontana del XIV secolo. In via S. Francesco è la chiesa del Carmine, con annesso convento costruito nel 1517 e utilizzato come ospedale nel 1867. La chiesa di S. Maria della Croce sarebbe stata edificata nella prima metà del sec. XVI là dove esisteva un'antica cappella, dalla quale fu presa un'immagine della Vergine dipinta su muro (databile al XIII secolo), la meglio conservata tra le immagini mariane di tradizione medioevale. Sulla via per Ceglie, fuori la porta dei Cappuccini, è la chiesa dello Spirito Santo, la cui costruzione cominciò il 19 marzo 1759. La chiesa dell'Immacolata fu consacrata dal vescovo di Oria Luigi Margherita il 23 agosto 1869. Nell'agro francavillese, interessanti due cripte basiliane, presso le masserie Caniglia e di S. Croce: l'ultima con affreschi di santi dipinti tra il XV e il XVI secolo.
Importante centro agricolo, artigianale, industriale (piccole e medie imprese) e commerciale, Francavilla è sede della Fiera Nazionale dell'Ascensione, che si svolge nel mese di maggio, giunta nel 2001 alla 62° edizione.